martedì 22 febbraio 2011

Da "il diario di una sposa squattrinata"...la scelta dell'abito

Stasera nuovo articolo di Giulia...magari ci fosse tra di voi qualche venditrice di abiti da sposa...aspetto anche il vostro punto di vista!


Dal diario della Sposa Squattrinata

E’  arrivato anche per me il momento di girare per i negozi di abiti da sposa alla ricerca di “quello giusto”. Improvvisamente mi ritrovo catapultata in uno di quei film americani sui matrimoni, e mi accorgo con stupore che mi ci trovo benissimo..come se non avessi fatto altro in vita mia! Anzi…a mio parere provare abiti da sposa dovrebbe essere prescritto come terapia per la mancanza di autostima…funzionerebbe alla grande!! Il merito di questo effetto benefico va ad una figura fondamentale: la venditrice di abiti da sposa. “Lei” ti viene incontro tra specchi e merletti come la fata madrina di Cenerentola, con un sorriso a trentadue denti e chiamandoti “tesoro”ti chiede se hai già qualche idea sull’abito. Domanda inutile, perché a questo punto inizia a tirare fuori quelli che a SUO insindacabile giudizio sono più adatti a te. Quando cominci a provarli, ad ogni tua uscita dal camerino sarà tutto un fiorire di “Che meraviglia!”, “Sei bellissima!”, “Questo ti sta benissimo!” e tu, guardandoti sotto quelle luci scintillanti che farebbero apparire radioso e aggraziato  anche un ippopotamo, convieni che si, in effetti stai veramente bene, sei proprio un sogno, e che uomo fortunato è quello che avrà l’onore di portarti all’altare!!!!! Se poi con te ci sono amiche o, meglio ancora, tua madre, allora il coro di adorazione sarà bagnato anche da qualche lacrima di commozione..insomma la venditrice di abiti da sposa a quel punto ha già fatto metà del lavoro, perché la tua capacità di giudizio è ormai assolutamente compromessa. Non appena però “lei” capisce che un abito ti piace più degli altri, tutto cambia, perché quelli che proverai da quel momento in poi saranno tutti “…bello si, ma….certo non come il precedente!” . Il colpo finale la venditrice lo scaglia quando ti fa riprovare il vestito che ti ha più colpito, quello insomma, che ti ha fatto pensare:”Forse è lui”. Te lo farà indossare corredato magari di velo e bouquet finto tra le mani..si rivolgerà a tua mamma o alla tua amica dicendogli in tono complice: “Ha proprio ragione, questo è tutta un’altra cosa…guardi come le illumina  il viso!”…e a quel punto, guardandoti in tutti quegli specchi che rimandano l’immagine di una vera Sposa, non potrai fare a meno di capitolare. La venditrice ha vinto. E tu hai il tuo abito. Sei talmente raggiante che non batti ciglio quando ti dice il prezzo, e le vuoi così bene che quando esci dal negozio, dopo averle lasciato una cospicua caparra, la baci sulle guance come una vecchia zia.
C’è una sola cosa che può far perdere alla venditrice la sua aria da Nonna Papera bonaria: tentare di condurre tu il gioco. In ognuno dei tre negozi che ho visitato, ho chiesto che mi facessero provare abiti di pizzo e assolutamente con le maniche corte. Io lo volevo così. Le venditrici erano nel panico. La prima mi ha liquidato con un: “Ma cara, questi modelli sono così antiquati, non sono assolutamente adatti a una sposa giovane e bella come te!”, la seconda ha detto che si, certo che li avevano, ma non dovevo fossilizzarmi su un’idea perché sicuramente a me stava bene tutto…Nel terzo negozio, la  venditrice mi aveva già affibbiato 3 o 4 vestiti da provare, e stavo per rassegnarmi quando in un angolo dell’ultima stanzetta del negozio ho avvistato il Mio vestito e ho gridato: “Voglio provare QUELLO!!!!!”. Devo dire che la mia antagonista non ha battuto ciglio: quando l’ho indossato è stata prontissima a esclamare la sua frase d’ordinanza: “Avevi proprio ragione tu! Questo è proprio il tuo abito, guarda come ti illumina il viso!”

1 commento:

Mandorlamara ha detto...

E' proprio vero!
L'abito e uno e uno solo e quando lo vedi hai un fremito!
Cercavo qualcosa di minimalista e di sobrio, un abito "liscio" insomma.
Ne ho provati decine e tutti avevano qualcosa che non andava.
Infine sono finita in un atelier sartoria.
Me ne hanno fatto vedere uno.
Uno solo ed è stato amore a prima vista.
In seta e pizzo.. completamente diverso da quello che avevo immaginato.